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Messaggio Da admin Lory Gio Ott 21, 2010 11:36 am

-Il cucciolo

Appena nati i cuccioli si attaccano alle mammelle dalla madre che per i primi tre o quattro giorni produrrà una sostanza giallastra detta colostro, ricca si sali minerali, di vitamine, e soprattutto di anticorpi immagazzinati durante la gestazione. Non è noto per quanto tempo tale immunizzazione abbia efficacia, ma si suppone che essa duri due o tre mesi. Riguardo all’elevato potere vitaminico del colostro occorre sottolineare l’alto contenuto di vitamina A anti-rachidica, sarà opportuno perciò non privare il cucciolo dell’allattamento materno e di non abbreviarne la normale durata.

Durante l’allattamento il latte materno subisce ulteriori graduali cambiamenti nella sua composizione chimica, soddisfacendo così le successive differenti esigenze nutrizionali dei cuccioli.

Dal punto di vista chimico il latte di cagna è più ricco qualitativamente rispetto ad altri tipi di latte.

-Slattamento

Per quanto riguarda l’età e le modalità dello svezzamento occorre rivolgersi all’esperienza di un veterinario, in grado di valutare la qualità del latte materno in base al progressivo accrescimento corporeo dei cuccioli, alla loro vitalità e al loro stato di salute.

I cuccioli, divenuti più grandicelli, alterneranno cibi solidi a poppate fino ad esaurimento del latte materno. Qualora la nutrice dovesse continuare ad allattare nonostante l’età avanzata dei cuccioli, si dovrà somministrare alla stessa dei medicinali atti a far cessare la produzione lattea, in quanto il latte ormai impoverito ostacolerebbe il processo di totale svezzamento, compromettendo la salute dei piccoli.


-Sverminazione

I cuccioli sono molto esposti alla verminosi, soprattutto di ascaridi. Essi possono esserne infestati ingerendo uova di parassiti attaccati ai capezzoli o al pelo della madre, o possono averli assunti durante la loro vita endouterina. Le verminosi possono compromettere seriamente l’accrescimento, la salute ed anche la vita dei cuccioli. Occorre pertanto somministrare tempestivamente opportuni vermifughi che andranno ripetuti periodicamente durante la vita del cane, dopo opportune analisi, in quanto i parassiti sono sempre in agguato nell’ambiente. Alcuni di questi parassiti sono anche trasmissibili alla specie umana.


-Il pasto

Dopo lo svezzamento i cuccioli verranno alimentati quattro volte al giorno. Si passerà poi a suddividere il cibo giornaliero in tre pasti e quindi in due.

L’apparato gastroenterico del cane è costituito da uno stomaco voluminoso ed un intestino piuttosto corto. Giunto nello stomaco, il cibo (soprattutto quello solido) è sottoposto adun lungo processo di digestione (anche otto ore) prima di passare nell’intestiono, ove avviene l’assimilazione delle sostanze nutritive. Data la sua conformazione anatomica, l’apparato digerente canino permette l’assunzione di cibi abbondanti e richiede un lungo intervallo tra un pasto e l’altro, poiché lo svuotamento dello stomaco avviene molto lentamente.

Soprattutto per i cani di taglia grande, soggetti a torsione dello stomaco, si consiglia di suddividere il pasto in due volte, possibilmente mattina e sera, distanziando le due somministrazioni si permetterà una migliore digestione ed assimilazione degli alimenti.

-Il cane anziano

Sopraggiungendo l’età avanzata, i cani, soprattutto quelli di grande molte, tendono a divenire via via meno vitali. Pertanto si consiglia di ridurre le quantità di cibo e di modificare il tipo di alimentazione, affidandosi ai consigli di un veterinario.


Acqua

L’acqua dovrà essere sempre lasciata a disposizione in un recipiente pulito. Dovrà essere fresca ma non fredda. Considerando che i tessuti del cane sono costituiti per oltre il 60% di acqua si può dedurre quale importanza abbia nella vita di un cane, considerando che il suo organismo può perdere la metà dei grassi e delle vitamine senza subire gravi danni, ma muore se perde anche soltanto un decimo dell’acqua di cui è costituito.


Consigli di alimentazione

1) Le scatolette. Le sconsiglio vivamente perché non sono mai completamente bilanciate e contengono molti additivi non certo salutari. Si possono però usare in casi particolari quali viaggi o simili evitando, a mio parere, di farne il pasto quotidiano dei nostri cani.



2) Carni congelate. Sono un po’ scomode. Bisogna avere un buon freezer e ricordarsi sempre di scongelarle in tempo. inoltre vanno unite a riso o pasta o fioccati per bilanciare proteine e carboidrati. Si possono utilizzare purché si riesca a trovare una ditta (o macelleria) seria che le produca.



3) Cibi preparati in casa. Più o meno vale il discorso fatto per le carni surgelate. Si può comprare carne fresca dal macellaio (magra d’estate, più grassa d’inverno) e cercare di organizzare un pasto completo. A questo punto però occorre saper stabilire la quantità giusta di carne (proteine) e quella di carboidrati (pasta, riso, o fioccati) nonché l’apporto di verdure, che fresche non sono digeribili per il cane, e quello di fibra (tipo crusca). Occorre aggiungere dell’olio o del sale nonché vitamine, calcio, sali minerali, ecc. Non è impresa facile, inoltre è molto più costosa delle altre soluzioni e non vi sarà mai la certezza di riuscire a preparare pasti completi ed equilibrati



4) Alimentazione secca. Gli alimenti secchi contengono solo l’11% di acqua, hanno una composizione chimica controllata e costante nel tempo, occupano poco spazio e sono comodi da tenere in casa non essendo deteriorabili. Perché non si deteriorino è essenziale che la confezione sia impermeabile ai grassi. L’alimento secco costa inoltre molto meno rispetto a qualunque altro alimento (scatolette o cibi preparati in casa) e, se di buona qualità, offre ogni garanzia di completezza. Unica accortezza: data la percentuale di acqua contenuta, tenere sempre a disposizione del cane una ciotola di acqua fresca e pulita. Evitare inoltre di dare altri cibi al cane per non sbilanciare la dieta che con tali alimenti, come già detto, è completa.

Per quanto riguarda la marca del prodotto non bisogna mai lasciarsi suggestionare dalla pubblicità, né fidarsi dei consigli di proprietari di cani che riscontrano in una determinata casa produttrice l’idoneità del prodotto. Molte sono le ditte produttrici di alimenti per animali che forniscono cibi validi, la difficoltà sta nel valutare quale di esse è idonea a quel particolare soggetto. Occorre infatti considerare oltre la mole del cane, il suo particolare fabbisogno proteico e vitaminico, l’attività fisica svolta, le malattie a cui è più predisposto, la sua particolare tessitura del pelo ecc.

Non esiste quindi una casa produttrice di mangime di buona qualità migliore di un’altra, ma occorre valutare quella che meglio corrisponde al fabbisogno alimentare di ogni singolo soggetto.


Passaggio da un tipo di alimentazione ad un altro

L’apparato digerente del cane è molto più delicato del nostro e il passaggio da un tipo di alimentazione ad un altro potrebbe provocare disturbi se non effettuato in maniera corretta. Per evitare ciò basta tenere presente quanto segue



a) si può sostituire un’alimentazione a base di scatolette, carni congelate o cibi secchi con cibo fresco anche repentinamente da un giorno all’altro.

b) Non si può repentinamente sostituire nessun tipo di alimentazione con scatolette o cibo secco. Occorre effettuare il passaggio gradatamente, aumentando di volta in volta il nuovo cibo e diminuendo di pari quantità il precedente in modo da arrivare nel giro di circa quattro giorni alla sostituzione totale. Tale raccomandazione è valida anche per il passaggio da una marca all’altra di cibo secco.



Altro errore è cambiare immediatamente l’alimentazione di un cane, sa esso cucciolo o adulto, non appena acquistato. Pur se circondato di cure e di attenzioni, il cane che entra a far parte di un nuovo ambiente subisce uno stress psicologico notevole. Sarebbe buona nomra pertanto continuare a somministrare l’alimentazione precedente almeno per una settimana o due poi procedere a sostituirla gradatamente con il nuovo cibo.




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